La truffa dei ristoranti italiani sullo scontrino: ecco come fanno ad aumentare il conto in 3 semplici mosse

Molto spesso ci ritroviamo a dover pagare molto più di quanto effettivamente consumato. Questo succede nella vita di tutti i giorni, ma anche quando ci rechiamo nei ristoranti. Ecco come una famosissima sommelier ha deciso di illuminarci sulla questione.

Clara di Bonaventura e la truffa dei ristoranti

Clara di Bonaventura è una famosa sommelier italiana che è riuscita a conquistare una grossa fetta di pubblico anche sui social. Al momento vanta infatti più di 30.000 followers, cifra che molto probabilmente aumenterà ancora con il passare del tempo.

Nel tempo libero la donna pubblica sui social diversi post con i quali trasmette ai fan la passione per il suo lavoro, ma non solo. Suggerisce anche dei metodi per non cadere vittime di truffe e tranelli che si possono incontrare nel mondo della gastronomia e della ristorazione.

Da un po’ di tempo a questa parte di parla infatti della truffa dei ristoranti, ovvero una specie di trucchetto che i ristoratori mettono in atto per far lievitare il prezzo del conto finale sullo scontrino. Ecco alcuni trucchetti da conoscere per evitare tutto questo.

3 metodi per far aumentare il conto al ristorante

La famosissima sommelier ha quindi parlato di tre trucchetti che i ristoratori metterebbero in atto per far spendere qualche soldo in più ai propri commensali. Il primo è quello che riguarda la descrizione delle portate.

Descrivere un piatto con parole semplici non appaga la curiosità di nessuno, mentre utilizzare vocaboli più ricercati e sofisticati attira inevitabilmente l’attenzione di chi vuole pranzare. Al posto di crostata è consigliabile descrivere questo dolce come “dessert a base di pasta frolla con tenera farcitura alla nutella e ritagli di sfoglia fatta in casa”. Il senso non cambia ma la curiosità nel cliente sì.

Un’altra scelta vincente è quella che vele l’abolizione del prezzo vicino alla portata. In alcuni casi questo non viene proprio scritto mentre in altri si abolisce solo il grifo dell’euro. Così facendo si dà più attenzione al piatto che al prezzo.

In ultimo, ma non meno importante, la disposizione delle bevande sulla carta dei vini. Se si mettono prima i vini meno costosi la gente sarà portata a scegliere quelli. Se invece si mettono prima quelli di fascia media, la possibilità di scelta di questi ultimi aumenterà. Eravate a conoscenza di questi trucchi del mestiere?