Padre obbliga la figlia di fare la venditrice ambulante perché non vuole andare a scuola: polemica sui social

L‘educazione dei figli è un argomento molto delicato e si può dire tutto e il suo contrario. Non esiste un libretto di istruzioni e i genitori spesso brancolano nel buoi di questa avventura difficile ed emozionante di crescere un essere umano per farlo diventare un adulto sano e responsabile. La diffusione di podcast, blog e siti dedicati alla pedagogia dimostrano che i genitori cercano disperatamente di avere delle direttive da seguire e di fare meno errori possibili.

La storia che vi raccontiamo oggi riguarda proprio i metodi educativi di un padre che sono stati molto criticati dagli utenti che hanno visto il post di @jesusmarquez8033 su Tik Tok. L’uomo ha pubblicato un video in cui si vede la figlia adolescente su marciapiede della scuola dove non voleva entrare mentre il padre la incita a vendere del marzapane. L’accaduto, secondo quanto riporta l’uomo, doveva servire a far capire alla figlia l’importanza di un istruzione scolastica. La ragazza, come molti suoi coetanei, aveva espresso la volontà di non andare a scola, ma nel video si vede chiaramente che l’alternativa lavorativa non le piace per niente.

Con le lacrime a gli occhi supplica il padre di non voler fare la venditrice ambulante di marzapane per strada, mentre lui invece la incalza a svolgere il lavora chiedendole il costo dei prodotti in vendita.

Il dibattito si è ovviamente scatenato in rete con molti utenti che hanno criticato i metodi drastici di questo papà. Altri si schierano con il genitore perché sostengono che la ragazza ci penserà due volte la prossima volta che non vorrà fare i compiti o andare a scuola.

La verità è che fare i genitori è il mestiere più difficile del mondo perché hai a che fare con la vita di un individuo che deve diventare adulto, consapevole, responsabile, felice ed empatico.

Quindi prima di giudicare l’operato di un padre o di una madre occorrerebbe analizzare bene la situazione, il contesto in cui vive una famiglia e non saltare a conclusioni affrettate con commenti che possono essere offensivi e, sicuramente, poco costruttivi.

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