A soli sei anni è riuscito a realizzare un grandioso progetto: portare l’acqua a chi ne aveva bisogno

Volere è potere“. A tale assoluta ed incontrovertibile verità nessuno può opporsi. Non esistono limiti in grado di impedire, se ci si crede davvero, il raggiungimento di un obiettivo. Ne sa qualcosa il piccolo e tenace protagonista della storia che stiamo per raccontarvi. La storia di un bambino che alla sola età di sei anni ha iniziato a porre tante domande in merito ad una scoperta sconvolgente. Una scoperta appresa a scuola dalla sua insegnante e che lo ha travolto per la sua infinita ingiustizia. L’impossibilità, ovvero, per tantissimi bambini africani di andare a scuola a causa della mancanza d’acqua.

bimbo progetta costruzione pozzi in Africa

Nel lontano 1991, il piccolo Ryan Hreljac di origini canadesi non ha avuto difficoltà a comprendere come il problema della mancanza d’acqua non riguardasse il suo Paese, ma realtà ben lontane dalla sua. Nonostante la tenerissima età, Ryan ha fatto sua questa tristissima ed ingiusta disparità decidendo di mobilitarsi personalmente per porvi rimedio. Dopo aver chiesto supporto alla sua insegnante, il bambino ha appreso che tramite un’organizzazione chiamata WaterCan era possibile costruire pozzi artesiani in Africa per un costo pari a 70 dollari.

bimbo aiuta a portare l'acqua nei paesi africani

In accordo con la madre, Ryan ha dato la sua più completa disponibilità nel guadagnarsi quella cifra svolgendo piccoli lavori quotidiani. Con costanza e determinazione, dopo quattro mesi il bambino è riuscito ad ottenere i 70 dollari necessari. Purtroppo, però, una volta contattata l’azienda Ryan ha scoperto che in realtà per la costruzione del pozzo servissero ben 2.000 dollari. Cifra che la madre del piccolo non possedeva.

bimbo volta in Uganda per progetto solidale

Ben lontano dal sentirsi scoraggiato, Ryan si è immediatamente attivato nel dare vita ad una campagna di raccolta fondi istituita presso il suo quartiere. L’energia, la tenacia e la determinazione del piccolo hanno affascinato tutto il vicinato che lo ha supportato in questo progetto consentendogli di raccogliere in poco tempo la cifra necessaria.

bambini in Uganda

Nel gennaio 1999, il ragazzo ha inviato i 2.000 dollari all’organizzazione WaterCan, dando così il via alla costruzione di un pozzo nel nord dell’Uganda. Ryan, grazie alla comunità di persone che aveva sollevato in difesa del suo nobile progetto, ha persino ricevuto in omaggio i biglietti per l’Uganda in modo che potesse vedere da vicino il tanto agognato pozzo costruito.

solidarietà

Una volta arrivato in Uganda, il ragazzo è rimasto assolutamente sorpreso dall’affetto caloroso e colmo di entusiasmo ricevuto dalla comunità locale. Il suo nobile gesto era riuscito a cambiare in meglio la vita di tante persone. Un risultato meraviglioso che non ha fatto altro che stimolare Ryan ad aumentare il suo impegno affinché portasse benefici ad ancora più bisognosi. A soli 10 anni, il ragazzino ha fondato la Ryan’s Well Foundation, un’organizzazione no-profit che ha costruito più di 1.491 pozzi, 1.263 latrine e ha aiutato 1.047.390 persone in Africa, Sud America e Asia ad accedere all’acqua pulita.

fondazione benefica

Oggi Ryan è un giovane uomo di 29 anni, impegnato giorno dopo giorno nell’aiutare quante più persone possibile attraverso la sua fondazione. E come ha ben sottolineato: “non esiste un’età per la solidarietà”. Una verità degna da fare nostra.

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